Spoiler Capitolo 8

A Jude capitava spesso di rifugiarsi nel letto dei suoi genitori quando era piccola. Era una fifona di prima categoria, la spaventavano i tuoni, il buio, il mostro che si era nascosto nell’armadio – sì, lei lo aveva visto, anche se sua madre sosteneva che non esistesse. Per fortuna c’era suo padre, il suo eroe, che la abbracciava e cullava per tutta la notte e sopportava gli sbuffi divertiti di sua moglie.
“Non crescerà mai così, avrà sempre paura di qualcosa” Lo rimproverava lei in tono benevolo.
Quando sua madre se n’era andata di casa, i ruoli si erano invertiti ed era cambiato tutto quanto.
Judith sgusciava nel letto del padre, del suo coraggioso e forte papà, e lo trovava in lacrime, solo e debole come non lo aveva mai visto. Era stato quello il momento in cui aveva smesso di avere paura dei tuoni, del buio, dei mostri, e aveva iniziato ad anteporre i bisogni del padre ai propri.
“Andrà tutto bene papà, andrà tutto bene” Lo rassicurava accarezzandogli la nuca. “Ci sono io e ci sarò sempre. Ti voglio bene. Non ci serve la mamma.” Aveva inghiottito lacrime, rabbia, tristezza e si era sempre mostrata forte davanti a lui, voleva essere una brava figlia e non dargli ulteriori problemi. Non poteva permettersi di lagnarsi per qualcosa quando suo padre stava così male, doveva pensare prima a lui. In realtà, Jude lo aveva realizzato solo anni dopo, aveva avuto paura che lui la abbandonasse come sua madre, ma se lei fosse stata perfetta non avrebbe avuto motivo di lasciarla, no?
Si sdraiava sempre accanto a lui la notte e lo ascoltava, ascoltava i singhiozzi e non si addormentava fino a quando non li sentiva più. Poi anni dopo era arrivata Delia e Jude aveva ripreso il suo posto nella sua stanza. L’aveva odiata all’inizio, si era sentita messa da parte e aveva temuto che lei glielo portasse via. Chi era quella donna per entrare nella loro vita e prendersi il suo papà, dopo che lei, LEI, per anni gli era stata accanto e si era occupata di lui?